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Walter Valentini

  • Immagine del redattore: Stefanini Arte
    Stefanini Arte
  • 25 mag
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 3 giu



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Walter Valentini nasce nel 1928 a Pergola, provincia di Pesaro-Urbino. Tra il 1947 e il 1948 è a Roma e nel 1949 a Milano dove ha come maestri Max Huber, Albe Steiner e Luigi Veronesi. Nel1950 lascia la Lombardia per Urbino, dove risiede fino al 1955 e frequenta l’istituto di Belle Arti (Scuola dei Libro). E’ qui che scopre l’arte incisoria ed è qui che viene in contatto con la cultura rinascimentale di cui la città marchigiana conserva fondamentali testimonianze che lasceranno tracce profonde nella sua futura attività. Valentini si dedica prevalentemente alla ricerca in campo grafico e incisorio, partecipando anche ad alcune rassegne specializzate. Terminati gli studi lascia Urbino per tornare nel 1955 a Milano, dove da allora risiede. Qui svolge attività professionale nel campo della grafica. E’ un universo geometrico che lo affascina, carico di risonanze che in un primo momento sembrano anche registrare echi della Metafisica dechirichiana. Sono appunto questi aspetti più profondamente formali che Valentini precisa negli anni Settanta, anche dal punto di vista tecnico, in un fertile interferire di esperienze calcografiche e pittoriche, con caratterizzante attenzione, oltre che ai processi esecutivi e ai materiali, alla determinazione dello spazio, con le implicite, necessarie valenze temporali. Lungo una via che alla fine del decennio, in opere ormai dominate dal bianco, lo porta ad una asciutta concisione, esplicata anche nelle ampie dimensioni dell’intervento ambientale e che approderà, negli anni Ottanta, ai risultati ormai definiti delle “Stanze del tempo” e del “Muro del tempo”, che trovano nuovo sviluppo nella serie dedicata alla “Città del sole” e alla “Città Ideale”, e quindi nelle grandi tavole del ciclo “Le misure, il cielo”. Sempre più frequenti le partecipazioni espositive, anche fuori dall’Italia, mentre si infittiscono i contributi critici sul suo lavoro e i riconoscimenti, sia in Italia che all’estero. Nel 1979 l’Università del Massachuttes di Boston lo invita ad un seminario nell’ambito di una mostra di artisti italiani “Birth of the work”. Nel 1982 ottiene il primo premio alla Biennale Internazionale di Ibiza e di Listowel. Nel 1984 gli viene assegnato il Grand Prix della X Biennale Internazionale di grafica di Cracovia, che nel 1986 gli organizza una mostra personale antologica a Cracovia e a Torun. 1988 realizza una installazione nella sala dei monaci dell’Abbazia di S. Maria in Cagnola a Chiaravalle (Ancona) e una grande opera su tavola “La città del sole”, per la camera del Lavoro di Reggio Emilia. Nel 1989 è invitato a Lubiana, con una sala personale alla XVIII Biennale Internazionale di Grafica. Nel medesimo anno viene allestita una mostra antologica della sua opera grafica e pittorica nel palazzo dell’Arengo della città di Rimini. Sono del 1990 due grandi opere per l’edificio della Ashford

Properties di Greenwich, Connecticus (USA) e l’installazione per il Museo si Sieburg

(Germania); del 1991, l’installazione “Lo spazio, il tempo” per l’Harris Concert Hall di Aspen,

Colorado (USA) e “La Città ideale” per Palazzo Montani Antaldi, Pesaro; del 1992, l’installazione “Il Labirinto della Memoria” alla Frearte di Milano. Sempre più numerose le mostre personali in gallerie private e musei; italiani (a Milano nel 1990 e nel natio Comune di

Pergola nel 1993) e stranieri (Boston, Stoccolma, Amburgo, Colonia, New York, Aspen, Tokyo, Monaco, Siegburg, Vienna, Ankara). Tra il 1995 e il 1996 la personale “l’Espace, le temps”, nella Galerie Dionne di Parigi e ancora nel 1996 partecipa alla XXXème Prix Internazionale d’Arte Contemporanea di Montecarlo (Principato di Monaco) e ottiene il “Prix Gabriel Ollivier”. Nel 1997 è invitato alla LVII edizione della Biennale di Venezia, nella sezione “Unimplosive art” (verso la nuova classicità) e nel 1999 alla Quadriennale di Roma, Palazzo le Esposizioni. Sempre nel 1999 e poi nel 2000 espone all’Istituto Italiano di cultura di Washington e Chicago “ er Valentini nei canti di G. Leopardi”. ante anche l’attività di Valentini nell’illustrazione di testi letterari in edizioni pregiate a tiratura limitata, tra esse: “La città del sole” , “I Canti” di Giacomo leopardi, “Dante Anarca e i suoi sei maestri” di Giacomo Oreglia, con saggio introduttivo di Mario Luzi, “La notte viene col canto” di Mario Luzi, “Travasare il miele” di Basilio Reale, fino al più recente “Galileo” con prefazione di Cesare Barbieri. Nel 2008 presso la Mole Vanvitelliana la Regione Marche e il Comune di Ancona organizzano la mostra antologica È una notte stellata. Ecco il progetto. La rassegna raccoglie dipinti, incisioni e sculture che rappresentano il percorso artistico del maestro a partire dagli anni Settanta e per i successivi quarant’anni di ricerca, evidenziandone le fasi e la sperimentazione delle tecniche e dei materiali. L’allestimento era concepito in maniera tale da dare al visitatore la possibilità di scegliere il percorso: o quello verso il cielo, l’infinito, oppure verso la terra, con le opere che raffigurano le porte, che sono comunque un varco che conduce al cielo. In occasione della mostra viene installata al centro del Tempietto nel Cortile della Mole Vanvitelliana la scultura in bronzo lucido patinato dal titolo Arco del Cielo. L’opera, alta oltre 2 metri, è stata donata dall’artista alla Regione Marche ed oggi può essere ancora ammirata da tutti coloro che si recano ad Ancona a visitare l’edificio progettato da Luigi Vanvitelli. Nel 2014 nelle sedi espositive di Monte Vidon Corrado (FM) e di Fermo si inaugura la mostra Siderea Mensura. Presso la Casa Museo e il Centro Studi Osvaldo Licini vengono esposte circa quaranta opere tra quadri e sculture, mentre la Biblioteca Civica Spezioli di Fermo ospita libri d’artista e opere grafiche. In occasione di questa rassegna il maestro realizza l’opera su tavola La danza delle Stelle, un omaggio ad Osvaldo Licini, di cui Walter Valentini può essere considerato l’erede. Il 16 luglio dello stesso anno si apre alla Galleria Ca’ Pesaro di Pesaro la mostra personale Promenade dal 1974 al 2014, che attraverso quadri, incisioni e sculture ripercorre tutto il percorso artistico del Valentini. Dieci giorni dopo a Novilara prende avvio una rassegna dedicata all’artista marchigiano dal titolo La Grande Misura. Si tratta prevalentemente di opere grafiche (incisioni, acqueforti e puntesecche) di grandi dimensioni che coprono un arco cronologico di circa un trentennio (1985-2005).

Scompare a Milano il 20 maggio 2022

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