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Tonino Guerra

  • Immagine del redattore: Stefanini Arte
    Stefanini Arte
  • 25 mag
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 3 giu


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Antonio (Tonino) Guerra (e si firmerà Antonio fino a tutto il 1956) nasce a Santarcangelo di Romagna il 16 marzo 1920.

Le prime poesie in lingua romagnole le compone durante la prigionia nel campo di concentramento di Troisdorf, in Germania, poesie poi raccolte nel volume I scarabocc ('46). Nei primi anni '50 e Guerra si trasferisce a Roma, dove resta fino al 1984 e dove prende avvio la sua folgorante carriera di sceneggiatore che lo vede lavorare accanto ai più grandi registi del nostro tempo: De Sica, Monicelli, i fratelli Taviani, Rosi, Tarkovskij, Fellini (decisivo il suo contributo ad Amarcord, inno poetico alla "romagnolità", vincitore del premio Oscar), Wenders, Angelopoulos (con il quale nel 1998 ha vinto la Palma d'oro al Festival del Cinema di Cannes per il film 'L'eternità e un giorno') e molti altri. Alla fine degli anni '50 incontra Michelangelo Antonioni col quale collaborerà alla realizzazione di tutti i suoi film, a partire da L'Avventura ('60), eccezion fatta per Professione Reporter.

Intanto continua anche la sua attività poetica e letteraria che infine abbraccia anche il teatro. La sua produzione è vastissima e costellata dall’assegnazione di significativi premi, tra cui il Premio Pirandello. Instancabile ed eclettico è soprattutto con la raccolta I bu (Rizzoli 1972) che conferisce alla poesia dialettale una dignità fino a quel momento mai vista, ed inaugurando una nuova stagione di neodialetti.

Tonino Guerra è artista a tutto tondo carico di creatività e genialità che esprime anche attraverso la pittura, la scultura e le più varie ideazioni artistiche, dando vita ad allestimenti, installazioni, mostre, parchi, etc.

Dal 1989 vive e lavora a Pennabilli, centro del Montefeltro che per l'amore dimostrato nei confronti di questo territorio gli ha conferito la cittadinanza onoraria. Frequenti sono gli spostamenti in Russia, soprattutto a Mosca, ma è nel borgo romagnolo che da vita a numerose installazioni artistiche. Si tratta di insoliti giardini-museo e mostre permanenti che vanno sotto il nome de "I Luoghi dell'anima". Tra di essi l'Orto dei frutti dimenticati, il Rifugio delle Madonne abbandonate, la Strada delle meridiane, il Santuario dei pensieri, l'Angelo coi baffi, il Giardino pietrificato.

Nel 2010, in occasione dei suoi 90 anni, riceve il David di Donatello alla carriera.

Scompare il 21 marzo 2012 a Santarcangelo di Romagna.

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