Marino Marini
- Stefanini Arte

- 25 mag
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Aggiornamento: 3 giu

Marino Marini é nato nel 1901 a Pistoia (Toscana). Molto giovane, segue dei corsi all’Accademia di Belle Arti di Firenze. S’interessa alla scultura di Medardo Rosso. Ha solo 18 anni quando, in occasione di un soggiorno a Parigi, scopre le nuove tendenze dell’arte moderna, di cui tenterà di fare una sintesi con la sua ammirazione verso le statue antiche (etrusche e romane). Incontra De Chirico, De Pisis, Magnelli, Campigli, Braque, Picasso, Henri Laurens, Julio Gonzales, Tanguy.Verso la fine degli anni ’20 crea le sue prime opere significative. A partire dal 1936 inizierà la sua interminabile serie di “Cavalieri”, intorno ai quali si consolida l’essenza della sua opera, il cavaliere si fonde sempre più con la sua cavalcatura. Non ancora trentenne, diventa professore alla Scuola d’Arte della Villa Reale a Monza, fino al 1940. Nello stesso anno viene nominato professore di scultura all’Accademia di Brera (Milano).Durante la seconda guerra mondiale, si stabilisce in Svizzera dove incontra Giacometti, Wotruba e Germaine Richier, prima di ritornare a Milano nel 1946. Nel 1950 Marino Marini soggiorna a New York ; conosce Jean Arp, Calder e Lipchitz.La sua carriera artistica sarà costellata da numerose esposizioni, numerosi riconoscimenti tra cui ricordiamo in particolare il premio di scultura alla Biennale di Venezia nel 1952. Molto presto Marino Marini trasgredisce le sue referenze stilistiche con l’espressione di una profonda umanità ; già nel 1935, l’artista spiegava:”E’ profondamente artistica l’opera che pur attingendo alle fonti della natura, sa poi farne astrazione e trascenderle in quanto l’arte è perfetta allucinazione”. Marini lavorerà anche, come Degas, su delle serie di “Giocolieri” e di “Danzatrici”. Apporterà anche delle risposte personali al problema del ritratto nella scultura ( ritratti di Campigli, Stravinsky, Henry Miller, Arp, Chagall, Henry Moore, etc.).Già durante l’adolescenza realizzerà delle incisioni, poi delle litografie a partire dal 1942 ; vi riprende i suoi temi prediletti. La sua opera pittorica e grafica si esprime attraverso una gamma vasta di colori violenti. Marino Marini è un’artista d’atelier, appassionato del suo lavoro, uomo discreto che non ha mai voluto promuovere o pubblicizzare la sua opera, ma unicamente preoccupato di portare avanti le sue rigorose ricerche. Bisogna meritarselo l’approccio all’opera di questo artista. Per anni solo un gruppo di iniziati si è accostato al lavoro di Marini, oggi invece è riconosciuto e celebrato nel mondo intero. Marino Marini è morto a Viareggio (Toscana) nel 1980.




