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Bruno Ceccobelli

  • Immagine del redattore: Stefanini Arte
    Stefanini Arte
  • 25 mag
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 3 giu


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Bruno Ceccobelli è un pittore e scultore italiano nato a Montecastello di Vibio, vicino a Todi, il 2 settembre 1952. Attualmente vive e lavora a Montemolino, nei pressi di Todi.

Dopo aver frequentato l'Accademia di Belle Arti di Roma, dove fu allievo di Toti Scialoja, Ceccobelli iniziò la sua carriera artistica con una ricerca di tipo concettuale. In seguito, la sua pittura si è evoluta verso un'astrazione che sfocia in un simbolismo spirituale.

Negli anni '70, fece parte del gruppo di artisti che si insediarono nell'ex pastificio Cerere nel quartiere San Lorenzo a Roma, un movimento artistico noto come la "Nuova scuola romana".

Nel corso della sua carriera, Ceccobelli ha partecipato a numerose mostre collettive e personali, sia in Italia che all'estero. Nel 1996 partecipò alla Quadriennale di Roma e nel 1999 vinse il concorso "Progetto Arte Roma" con la realizzazione di un mosaico per la stazione EUR Fermi della metropolitana di Roma.

Nel 2005 è stato nominato Direttore dell'Accademia di Belle Arti "Pietro Vannucci" di Perugia. Nel 2009, il MART di Rovereto gli ha dedicato una retrospettiva sul Gruppo di San Lorenzo.

Le opere di Bruno Ceccobelli si distinguono per l'uso suggestivo di simbolismo e astrazione, spesso con riferimenti a filosofie orientali e alla teosofia, esplorando concetti di trascendenza e armonia cosmica. Utilizza una varietà di materiali e tecniche innovative, con colori vibranti e una forte componente spirituale.

Oltre alla pittura e alla scultura, Ceccobelli ha anche pubblicato opere letterarie che raccolgono i suoi pensieri sull'arte.

Lo stile pittorico di Bruno Ceccobelli emerge da una traiettoria artistica che, partendo da un approccio concettuale negli anni giovanili, si è progressivamente evoluta verso un'astrazione carica di un profondo simbolismo spirituale. Questa metamorfosi non ha rinnegato le sue radici, ma le ha trascese, incorporando una sensibilità materica e un linguaggio visivo che attingono a diverse fonti, dalle filosofie orientali alla teosofia, fino a suggestioni alchemiche e a un personale misticismo.

Le sue opere si distinguono per un uso eclettico di materiali, che spaziano dalla tela al legno, dal ferro a materiali di recupero, spesso combinati in assemblaggi che superano i confini tradizionali della pittura e della scultura. Questa tattilità materica è fondamentale, poiché i materiali stessi portano con sé una storia e un potenziale simbolico, contribuendo alla stratificazione di significati nell'opera. Si possono trovare tracce di cenere, zolfo, cera, piombo e catrame, ognuno con le proprie connotazioni evocative.

Il colore gioca un ruolo cruciale nella sua pittura. Ceccobelli utilizza spesso cromie intense e contrastanti, con una predilezione per tonalità terrose, dorate e sanguigne, che possono evocare sia la fisicità della terra che la trascendenza del divino. Le campiture di colore non sono puramente decorative, ma partecipano attivamente alla creazione di atmosfere e alla veicolazione di emozioni e concetti.

Un elemento distintivo del suo stile è l'impiego di un ricco alfabeto simbolico. Le sue tele e sculture sono popolate da segni, ideogrammi, frammenti di parole e simboli che rimandano a sistemi di pensiero esoterici, a mitologie personali e a una ricerca di armonia cosmica. Questi simboli non sono sempre immediatamente decifrabili, invitando lo spettatore a una contemplazione lenta e intuitiva, quasi un processo di decifrazione interiore.

L'astrazione in Ceccobelli non è mai completamente disancorata dal figurativo. Spesso emergono accenni a forme organiche, figure stilizzate o elementi architettonici, che si fondono nel tessuto astratto, creando una tensione dinamica tra il riconoscibile e l'ignoto. Questa ambiguità visiva amplifica la portata interpretativa dell'opera.

Si può notare una gestualità pittorica libera e istintiva, che tuttavia non sfocia mai nel caos. C'è sempre una sottile organizzazione compositiva, un equilibrio formale che sottende la vivacità del segno e del colore. Questa tensione tra libertà espressiva e controllo strutturale conferisce alle opere una forza vitale e al tempo stesso una profonda risonanza interiore.

Infine, lo stile di Ceccobelli è intriso di una forte componente spirituale. Le sue opere non sono semplici esercizi formali, ma tentativi di esplorare concetti di trascendenza, di equilibrio interiore e di connessione con il cosmo. Questa dimensione spirituale si manifesta attraverso la scelta dei simboli, l'uso evocativo dei materiali e dei colori, e la generale atmosfera di mistero e sacralità che emana dalle sue creazioni.

In sintesi, lo stile pittorico di Bruno Ceccobelli è un sincretismo affascinante di astrazione materica e simbolismo spirituale, caratterizzato da un uso espressivo del colore, una ricca simbologia e una costante tensione tra gesto libero e composizione controllata, il tutto permeato da una profonda ricerca interiore e trascendente.


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