ACQUAFORTE
- Stefanini Arte

- 25 mag
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La matrice solitamente è una lastra di rame o zinco, ma si possono usare anche altri metalli. La lastra, accuratamente sgrassata, viene tutta ricoperta con una vernice bituminosa che la rende inattaccabile agli acidi. Sulla lastra così verniciata si traccia il disegno con una punta d’acciaio: dove passa la punta, la vernice viene asportata e il metallo è messo a nudo. Ovviamente si possono usare punte di diversa forma per ottenere segni di diverso tipo.

La lastra, a disegno ultimato, viene immersa in una soluzione di acqua ed acido nitrico (questa miscela anticamente si chiamava “acquaforte”). È questa la fase della morsura: secondo il tempo di immersione della lastra, l’acido morderà più o meno profondamente e all’atto della stampa si avrà un segno più o meno intenso. La graduazione dei segni, oltre che con l'uso di punte diverse, si può ottenere con morsure successive coprendo di volta in volta i segni che si vogliono meno incisi. Terminata la morsura e liberata la matrice dalla vernice protettiva, si passa alla stampa. Per questa operazione si usa il torchio calcografico che è formato da due cilindri sovrapposti e divisi da un piano scorrevole: il movimento viene impresso facendo ruotare dei bracci a stella fissati ad uno dei cilindri. La carta, che è d'impasto particolare, va inumidita in modo che, sotto la pressione dei cilindri, le fibre siano spinte più facilmente a pescare l'inchiostro nei solchi della matrice. Ad ogni tiratura la lastra va inchiostrata: l'inchiostro viene steso con un tampone di cuoio su tutta la matrice mantenuta calda su un fornello. Fatta poi raffreddare la lastra, si passa alla pulitura dell'inchiostro, la si pone sul piano del torchio, si sovrappone la carta umida, si stende sopra un feltro e, regolata la pressione dei cilindri, si gira ottenendo finalmente una stampa. Per inciso va fatto presente che la stampa non è una fase marginale o meccanica, ma è parte integrante e decisiva di tutto il processo che conduce al foglio finito. Va anche detto che la maggior parte degli artisti sono soliti affidare la tiratura delle proprie lastre a stampatori professionisti, ma certo è che l'incisore è sempre il miglior stampatore delle proprie lastre e non c'è buon incisore che non sia anche buon stampatore.




